ZetaTalk: Servizi Sociali
Dopo i cataclismi la copertura protettiva dei
servizi sociali che molti davano per scontata sarà rimossa - nessun controllo
di previdenza sociale, nessuna consegna a domicilio, nessun servizio di
emergenza 118, nessun servizio medico gratuito e nessun controllo di assistenza
sociale. Per quelli che già fanno a meno di questi servizi lo shock sarà
altrettanto grande, perché comunque subiranno la perdita della casa, del lavoro
e dei servizi pubblici per cui anch’essi cadranno nell’indigenza e
nell’isolamento. Essenzialmente, gli esseri umani conteranno solo su se stessi
e non su alcuna infrastruttura. Che cosa comporterà ciò? Nella maggior
parte delle società ci sono regole riguardo a chi dovrebbe vivere e chi dovrebbe
morire, anche se a volte non sono ben chiare. Molti Indiani Americani
lasciavano che fossero i loro vecchi a scegliere il momento di morire, e quello
era un momento spirituale e pregnante per tutti, quando i vecchi capivano di
essere diventati un peso insopportabile per il resto del gruppo. In alcune
culture vi à le tradizione di non nutrire i neonati deformi ed in genere tutte
le culture tendono ad emarginare gli indesiderabili, nascondendoli o
lasciandoli morire.
Dopo i cataclismi si imporranno nuove regole, a
seconda del grado di disperazione delle varie Comunità e se prevarrà un
orientamento di Servizio-Egoistico o Altruistico. Nei gruppi di
Servizio-Egoistico il più forte approfitterà del più debole fino a stabilire
una omeostasi. Ciò vuol dire che le persone malate o deboli saranno ignorate,
che non verranno sfamate nè aiutate e moriranno. Se rifiutano di andarsene da
sole saranno uccise e se il cibo è scarso saranno anche mangiate. Alla fine il
gruppo raggiungerà una condizione di non avere al proprio interno nè bambini,
né vecchi, né feriti e si stabilirà una gerarchia basata sull’aggressività dei
superstiti. Nei gruppi di Servizio-Altruistico, invece, ai malati terminali ed
ai feriti senza speranza di guarire sarà consentito di scegliere il suicidio; sarà
usato il controllo delle nascite in caso di risorse limitate, e se ritenuto
necessario. Tutti quelli che desiderano vivere saranno sfamati e seguiti con
amore, ed in questa attività saranno impegnati ugualmente tutti i membri. Nei
momenti di crisi, se sopraffatti da un gran numero di feriti ed ammalati gravi,
i gruppi di Servizio-Altruistico solitamente seguono le seguenti priorità:
- Dove la
ferita / malattia minaccia
chiaramente la vita ed il risultato è inevitabile, mettere a proprio agio
il paziente è l'unico trattamento dato. Ciò dovrebbe essere spiegato
chiaramente e delicatamente al ferito, che va fatta una scelta fra curare
coloro che potrebbero guarire o sprecare gli sforzi su persone ormai spacciate.
Se il ferito soffre per il dolore, aiutarlo significa somministrare dei
farmaci anti-dolore ed anestetizzarlo o, se mancano i farmaci ed il dolore
è estremo, aiutarlo a suicidarsi. Contrariamente a ciò che si pensa, gli individui
in situazioni estreme, croniche e molto dolorose chiedono invariabilmente
di essere aiutati a morire. Lo implorano, in effetti.
- Se il
numero degli ammalati / feriti supera le capacità dei membri del gruppo, le
scelte vanno fatte in base alla qualità di vita che si prevede nei
pazienti stessi. Vale la pena preservare una vita destinata a continuare
soltanto nel dolore estremo o con gravi handicap, o solo se si ritiene
possibile ristabilirla alle facoltà complete? Per facoltà complete non
intendiamo certo che i ciechi o le persone con arti amputati dovrebbero
essere messe da parte. Per facoltà complete si intende ristabilire una
certa facoltà mentale, la capacità di mangiare ed evacuare senza
umiliazioni, di vivere senza essere sempre attaccati alle macchine, in
breve, una vita tollerabile e non insopportabile. La decisione presa dovrebbe
essere spiegata al malato, che può esortare i medici a riconsiderare la
propria scelta se vi è disaccordo con loro. In questo siate decisi e fermi,
poichè l’esitazione tortura soltanto il malato che dovrebbe essere
lasciato nella facoltà di affrontare con decisione la propria situazione.
Ricordate al paziente che ci sono anche altri ammalati che aspettano di
essere curati, che gridano ed implorano aiuto.
- Se
nonostante ciò il numero de feriti è ancora superiore alla capacità dei medici
del gruppo, le scelte vengono fatte seguendo delle linee di comportamento normali.
Un trattamento che si può dare rapidamente, come un laccio emostatico per
impedire un emorragia mortale, è preferibile ad altri trattamenti che
richiederebbero più tempo, come la chirurgia per fermare emorragie
interne. Un lavaggio per eliminare dei veleni che corrodono la pelle ha la
precedenza sulla rimozione di una scheggia che perfora un occhio o un
membro. Evitare lo shock ha la precedenza sul mettere a posto un osso
rotto. I medici dovrebbero essere decisi ed attenti durante questa fase e
non sprecare del tempo prezioso per fare discussioni con i pazienti, che
saranno terrorizzati dalle loro ferite.
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